Pierferdinando Casini & le sue 3 mogli: Segafreddo, Roberta Lubich, Azzurra Caltagirone!

bremaz, 31/07/2007 19.59:

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e chi rientra nella prima e chi nella seconda categoria?

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Proletario: lavoratore che detiene unicamente la sua forza lavoro.

Borghese: nemico da abbattere.

Ho letto sul matrimonio di Casini.
Da ex (e sottolineo ex) comunista (perchè per me il comunismo è nato e ha solo senso se tutela le classi meno abbienti ed i lavoratori, quini è un controsenso se comunista è un ricco ed un capitalista), sono stato uno degli invitati al matrimonio di Diliberto (che è di Cagliari come me ma a differenza di me non è figlio di una famiglia cattolica e di ricchi impresari edili...).
Naturalmente ho rifiutato (e neppure gentilmente) l'invito quando ho notato che il sontuoso e poco proletario banchetto nuziale si svolgeva in un antico casale toscano affittato ad hoc.
Testimoni di nozze? Niki Grauso e Fausto Bertinotti.
Invitati? più di 400 facoltose persone.
Vi assicuro che quando incontro la sorella (anche lei diventata comunista dopo aver militato per anni nell'azione cattolica) ed il cognato (ricco imprenditore) a bordo della fiammante Porsche (che cambiano ogni anno) non posso non pensare ai lavoratori in cassa integrazione o sottopagati, ai pensionati sociali ed a tutti i bischeri che lo votano credendo di essere degnamente rappresentati....
Se, poi, volete sapere da quando sono un ex (e sottolineo ex) comunista, vi dirò che lo sono da quando, per motivi professionali, mi è capitata tra le mani una causa di lavoro per un dipendente di Rifondazione Comunista che era obbligato a lavorare "in nero"!!!
P.S.- non sono nè avvocato nè giudice.

WARWARWAR, 02/08/2007 15.31:

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Ho letto sul matrimonio di Casini.
Da ex (e sottolineo ex) comunista (perchè per me il comunismo è nato e ha solo senso se tutela le classi meno abbienti ed i lavoratori, quini è un controsenso se comunista è un ricco ed un capitalista), sono stato uno degli invitati al matrimonio di Diliberto (che è di Cagliari come me ma a differenza di me non è figlio di una famiglia cattolica e di ricchi impresari edili...).
Naturalmente ho rifiutato (e neppure gentilmente) l'invito quando ho notato che il sontuoso e poco proletario banchetto nuziale si svolgeva in un antico casale toscano affittato ad hoc.
Testimoni di nozze? Niki Grauso e Fausto Bertinotti.
Invitati? più di 400 facoltose persone.
Vi assicuro che quando incontro la sorella (anche lei diventata comunista dopo aver militato per anni nell'azione cattolica) ed il cognato (ricco imprenditore) a bordo della fiammante Porsche (che cambiano ogni anno) non posso non pensare ai lavoratori in cassa integrazione o sottopagati, ai pensionati sociali ed a tutti i bischeri che lo votano credendo di essere degnamente rappresentati....
Se, poi, volete sapere da quando sono un ex (e sottolineo ex) comunista, vi dirò che lo sono da quando, per motivi professionali, mi è capitata tra le mani una causa di lavoro per un dipendente di Rifondazione Comunista che era obbligato a lavorare "in nero"!!!
P.S.- non sono nè avvocato nè giudice.

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Sai chi era un VERO comunista? San Francesco d'Assisi!

Ma oggi non si può pretendere che tutti i comunisti facciano come lui.
Il comunismo reale è possibile solo in uno stato comunista, o meglio in un internazionale comunista (altrimenti un solo stato sarebbe soffocato, come lo è stato per l'europa dell'est e lo è ora per cuba e corea del nord, la cina già sta vacillando).

All'interno di una società capitalistica e altamente mediatica, quale è la nostra odierna, occorre barcamenarsi alla meno peggio per portare avanti l'idea di comunismo, ma è impensabile attuarla da soli

-Asmodeus-, 01/08/2007 20.10:

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Proletario: lavoratore che detiene unicamente la sua forza lavoro.

Borghese: nemico da abbattere.

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... cosa devo fare per appartenere alla seconda categoria ?
devo mettermi in proprio o posso farlo da dipendente ?

-Asmodeus-, 01/08/2007 20.10:

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Proletario: lavoratore che detiene unicamente la sua forza lavoro.

Borghese: nemico da abbattere.

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e il clero dove lo metti?

bremaz, 06/08/2007 17.02:

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e il clero dove lo metti?

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Solitamente coi borghesi. E i militari, se fossi Stendhal.

-Asmodeus-, 06/08/2007 17.05:

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Solitamente coi borghesi. E i militari, se fossi Stendhal.

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quasi quasi mi convinci a diventare rosso.
Però un rosso chic come te non i 68ini imborghesiti e incattolicizzati alla Fassino/Bertinotti

bremaz, 06/08/2007 18.50:

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quasi quasi mi convinci a diventare rosso.
Però un rosso chic come te non i 68ini imborghesiti e incattolicizzati alla Fassino/Bertinotti

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Vieni, che fa bene. Il rivoluzionario/intellettuale con idee demodè e linguaggio forbito è uno stile che assicura la chiusura della serata.

L'ho capito ai tempi del liceo. Non potendo gareggiare coi fighetti dell'epoca, per mancanza di pecunia, mi feci eleggere rappresentante d'istituto...e iniziai a farmi le destrorse borghesucce figlie di papà affascinate dall'uomo di potere.

-Asmodeus-, 06/08/2007 20.21:

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... mi feci eleggere rappresentante d'istituto...e iniziai a farmi le destrorse borghesucce figlie di papà affascinate dall'uomo di potere.

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Tornando In Topic:

sostiene l'Espresso uscito oggi in edicola che il palazzo nel quale fino al 1999 viveva
Casini con la sua ex moglie, Roberta Lubich,
è stato ceduto nel 2005 da Generali a una società di un amico di famiglia:
i cinque appartamenti che lo compongono sono stati girati all'ex consorte del leader centrista, alle due figlie e alla ex suocera,
per un totale di ben 30 vani nel quartiere Trieste aggiudicati alla modica cifra di 1,8 milioni di euro.

DA AFFITTOPOLI A COMPROPOLI, LO SCHIFO E’ BREVE:
CASE REGALATE ALLA CASTA



QUI l'articolo d'approfondimento sul Corriere della Sera . . .

Etrusco, 31/08/2007 14.44:

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Tornando In Topic:

sostiene l'Espresso uscito oggi in edicola che il palazzo nel quale fino al 1999 viveva
Casini con la sua ex moglie, Roberta Lubich,
è stato ceduto nel 2005 da Generali a una società di un amico di famiglia:
i cinque appartamenti che lo compongono sono stati girati all'ex consorte del leader centrista, alle due figlie e alla ex suocera,
per un totale di ben 30 vani nel quartiere Trieste aggiudicati alla modica cifra di 1,8 milioni di euro.

DA AFFITTOPOLI A COMPROPOLI, LO SCHIFO E’ BREVE:
CASE REGALATE ALLA CASTA



QUI l'articolo d'approfondimento sul Corriere della Sera . . .

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per la prima volta ci sono più uomini di sx

PIERFERDINANDO CASINI


La seconda vita di Pier il Bello, ex dicci di buone speranze, ha inizio a Roma a metà degli anni Novanta quando insieme a Clemente Mastella dà vita al Ccd. Che nel panorama delle sigle politiche post Tangentopoli, i famosi cespugli, sta per Centro cristiano democratico. E' il 18 gennaio 1994. Una scelta nel campo centro-destra, che sta per essere occupato da Silvio Berlusconi lanciato alla prima conquista di Palazzo Chigi. Dunque, un luogo (politico) del tutto naturale per il Casini anticomunista. Per lui, nato a Bologna il 3 dicembre 1955 e fino ad allora considerato una sorta di Mastella di Forlani - sono gli anni del Caf (Craxi-Andreotti-Forlani) -, l'incontro con il leader degli azzurri rappresenterà una svolta politica fondamentale.





( Pierferdinando Casini e Azzurra Caltagirone )



Un colore (l'azzurro) che porterà buono all'ex giovane dirigente delle Reggiane-Dmi (società dell'Efim, appartenuta alle scomparse Partecipazioni statali). Di lì a qualche anno, Pier il Bello, come Polly il Bello del film "Colazione da Tiffany" con la splendida Audrey Hepburn, incrocerà i propri destini (privati) con Azzurra Caltagirone. La figlia prediletta dell'editore del "Messaggero" Franco.

Anche Pierferdinando Casini è figlio d'arte. Suo padre era stato segretario dello scudocrociato a Bologna negli anni Cinquanta. Ma appena il suo Pier si laurea (giurisprudenza), preferisce sistemare il figliolo in una azienda del carrozzone Efim. Della serie: prima il posto (sicuro) poi le passioni (politiche). Sposato con Roberta Lubitch, due figli, vacanze a Cortina, il presidente del Ccd muove i suoi primi passi in politica al liceo Galliani di Bologna. Dando vita (e voce) alle minoranze, appunto, anticomuniste.

Di lui si accorge Amintore Fanfani che al momento di commissariare (1977) l'irrequieto movimento giovanile della Dc lo chiama a Roma. Ed è nella capitale che Casini incontra il suo attuale braccio destro ed ideologo del Ccd, Marco Follini. Con un passato da consigliere di amministrazione della Rai. Follini è il leader dei giovani dorotei. Casini, l'uomo in erba di piazza del Gesù.

I due fingono di darsi battaglia, ma alla fine si accordano. Follini è eletto segretario giovanile. Casini ne diventa il vice. Entrambi assurgono al ruolo di colonnelli del potentissimo ras dei dorotei veneti, Tony Bisaglia. Pier il Bello prende il volo. Nelle elezioni del giugno 1987 è eletto deputato nella circoscrizione di Bologna con oltre cinquantamila voti di preferenza. Mettendosi alle spalle Beniamino Andreatta. Uno smacco per il professore-ministro. Nella stessa Dc si accusò Bisaglia di aver speso mezzo miliardo per portare in Parlamento il suo pupillo.

Morto nel '84 il Gran Capo dei dorotei, che più di tutti si era battuto per incoronare Bettino Craxi a Palazzo Chigi, la ruota della fortuna si era messa a girare al contrario per Casini. Ma coerente con le proprie idee moderate, Pier il Bello si butta con Arnaldo Forlani nonostante le lusinghe che gli vengono rivolte dalla segreteria guidata da Ciriaco De Mita. E quando l'Arnaldo torna ad occupare piazza del Gesù, Casini fa il suo ingresso nella direzione del partito. Poi la sua storia, politica e personale, si tinge di azzurro.

213.215.144.81/public_html/rubriche/odio11.htm

la cerimonia

Pier Ferdinando e Azzurra
nozze per pochi
Sposati a Siena dal Sindaco DS
E Casini scherza sulla separazione dei beni: «Questa cosa non l'ho capita»

DAL NOSTRO INVIATO
SIENA — Ha gli occhi umidi Azzurra, trattiene le lacrime a stento. Sta per entrare nel municipio stretta al braccio di papà Francesco Gaetano Caltagirone e protetta da un doppio cordone di poliziotti che a Siena una fatica così non se la ricordano nemmeno in occasione del Palio.

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Dopo otto anni d'amore tra riserbo e gossip, è arrivato il giorno delle nozze per il leader dell'Udc Pierferdinando Casini e Azzurra Caltagirone, vicepresidente della «Caltagirone Editori»:
i due hanno celebrato il loro matrimonio nel Palazzo del Municipio di Siena davanti al sindaco Maurizio Cenni. La cerimonia si è svolta nella Sala del Buongoverno, sotto l'omonimo affresco di Ambrogio Lorenzetti considerato il primo affresco laico della storia italiana (Lapresse)

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Pier Ferdinando Casini e Azzurra Caltagirone si sposano e piazza del Campo esplode, a dispetto di quel low profile tanto invocato e desiderato e del quale si era fatta portavoce la piccola Caterina, tre anni: «Vado a Siena per il matrimonio di papà e mamma», aveva spiegato paciosa alla nonna Luisa prima di partire da Roma, venerdì.
Chissà cosa deve aver pensato la piccola quando alle sei e mezza di ieri è entrata nel municipio sulle spalle del padre e la ressa stava per buttare giù tutti e due.


L'arrivo di Casini al palazzo comunale di Siena. In braccio al leader dell'Udc la piccola Caterina, 3 anni, nata dall'unione con la Caltagirone (Ansa)

Ha gli occhi azzurri bagnati di commozione la vicepresidente della Caltagirone editore, 34 anni e la nomea di dama di ferro.
Stretta in un sobrio abito Valentino color avorio, gocce di brillanti al collo e alle orecchie, sta per sposare l'uomo che, come in una favola bella, ha conosciuto otto anni fa sopra un veliero.


Azzurra Caltagirone, accompagnata dal padre, pochi minuti prima dell'inizio della cerimonia (Ansa)

Ci vorrà l'ironia romagnola del suo imminente marito a ridimensionare questo sogno davanti a Maurizio Cenni, poco prima del sì. Dice agli sposi Cenni, il sindaco officiante (già diessino e molto turbato per aver dovuto mancare la convention democratica a Milano):
«So che avete scelto la separazione dei beni...».
Ed è a questo punto che il leader dell'Udc guarda sornione la sua Azzurra:
«Già, e io questa cosa qui mica l'ho capita...».
Seguono le risate degli ospiti, lì nella sala del Buongoverno, un nome che darà spunto a facili ironie politiche.
Ridono gli invitati, poco più di un centinaio, quasi tutti parenti e pochi amici veri, visto che di politici sono arrivati soltanto i compagni di sempre di Casini, Rocco Bottiglione, Francesco D'Onofrio e Lorenzo Cesa, testimone assieme ai fratelli di lui, Maria Teresa e Federico (per la sposa, invece, oltre a Lucia Gramazio, nipote del senatore di An, Gabriele Israilovici e Cristina Mazzantini).


Tra gli ospiti il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa (Ansa)


È arrivato a Siena anche Andrea Riffeser, Giorgio Guazzaloca, ex-sindaco di Bologna, Piero Gnudi, presidente dell'Enel, Giancarlo Leone con la sua Diamara Parodi, Alejandro Agag, genero di Aznar, Marco Staderini.
Dormiranno nella suite dell'Altana dell'hotel Continental Pierferdinando e Azzurra, un piccolo gioiello con veduta sulla città, come tradizione comanda, a dispetto di questi otto anni passati a combattere le maldicenze per il cattolicissimo Casini, divorziato e convivente more uxorio.
Ma ormai è tutto alle spalle:
alle 19 e 12 di sabato 27 ottobre 2007 Pierferdinando e Azzurra hanno detto sì.




C'erano anche Maria Carolina e Benedetta, le due figlie adolescenti del primo matrimonio di Casini, ad ascoltare.
E Caterina ha portato le fedi sui guanciali.
Segue banchetto nel cinquecentesco Palazzo d'Elci: acquacotta, funghi porcini, risotto al tartufo d'Alba, filetto, sorbetto all'uva, trionfo di cioccolateria.
E un interrogativo che si rincorre in mezzo ai tavoli addobbati con candele e rose bianche:
ma davvero Azzurra aspetta un secondo bambino?



Alessandra Arachi
28 ottobre 2007
www.corriere.it/cronache/07_ottobre_28/casini_matrimon...

e lui è uno di quelli che ha votato contro il divorzio
e come lui tanti altri che poi si sposano però 3 o 4 volte ma hanno in bocca sempre la parola famiglia e chiesa!!

anche Cossiga fa parte sempre di quella stirpe...a cui tra l'altro la Sacra Rota annullò il precedente matrimonio per permettergli di risposarsi in chiesa!
che schifo!!

conoscono la parola "COERENZA"??

-tulipanonero-, 28/10/2007 22.41:

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e lui è uno di quelli che ha votato contro il divorzio
e come lui tanti altri che poi si sposano però 3 o 4 volte ma hanno in bocca sempre la parola famiglia e chiesa!!...
conoscono la parola "COERENZA"??

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Ne conosco molti di cattolici, dai più moderati ai più esaltati,
ma per entrambi la coerenza esiste finchè non va ad intaccare anche i loro più piccoli tornaconti personali,
allora sono capaci anche a rimangiarsi parola data, promessa, onore e dignità umana...
accampando le più patetiche scuse:
questa gente mi fa davvero schifo
Casini in confronto è un angioletto.

Casini sposo (con rito civile)

Chi si fosse perso l’ennesima dimostrazione di coerenza da parte di un leader politico cattolico, vada sul sito ANSA.

Fonte: UAAR . . .

lo scorso gennaio ci siamo dimenticati di coprire una foto della figlia di Casini
- il mattino dopo è giunta una aspra lettera di azzurra
- oggi non solo i bebé sono SPAPARANZATI su "chi",
ma SBUCANO SUi manifestI elettorali UDC...




1 - CASINI COI FIGLI SUI POSTER? L'HO VOLUTO IO
Giacomo Susca per "Il Giornale"



CASINI FAMILY

Pierferdy in versione casual, jeans-pullover-camicia oppure giacca rigorosamente senza cravatta, campeggia da qualche giorno sui manifesti elettorali ai muri delle città italiane.
«Un Disegno in Comune» come acrostico acchiappa voti, addirittura «l'estremo centro» lo slogan coniato in vista delle prossime amministrative ed europee.
Il Casini capolista, alla fine, ha optato per le immagini in bianco e nero.

Eppure ad attirare l'attenzione non è stato lui, ma chi gli posa accanto: Caterina, anni 5, e Francesco, anni 1. «Troppo facile puntare sui bambini», già sminuiscono alcuni avversari, «avranno fatto firmare le liberatorie?», insinuano, e «poi mica è una novità», rosicano. Infatti la cosa nuova è un'altra: quelli là sono i suoi figli. Se non ve n'eravate ancora accorti (familiari a parte, ovvio) è stata la moglie e mamma Azzurra Caltagirone a svelare l'identità dei baby testimonial.

Per spiegare agli italiani com'è nata l'idea, l'editrice (che ha sposato Casini nel 2007 in quel di Siena dopo una lunga relazione di otto anni) ha scelto un'intervista su Chi, il settimanale diretto da Alfonso Signorini, oggi in edicola. «E vero - ammette - sono molto protettiva con i miei bambini, la nostra è una famiglia unita. Non vedo nulla di particolare in questa decisione, se non che è una bella immagine di modernità».

Certi maligni, però, sussurrano parole grosse. «Strumentalizzazione? Non avrei mai approvato - precisa la Caltagirone - se mio marito non fosse il papà che è: perciò ho acconsentito a far fotografare i nostri figli». E il servizio di Chi riporta altri scatti privati tratti dal backstage della campagna.


Curiosità per curiosità, la signora Casini svela aspetti inediti del politico bolognese e del suo rapporto con le camere... di casa sua.
«Ha una vera passione per i bambini, è molto fisico e affettuoso», racconta donna Azzurra senza timore di scatenare l'invidia tra le numerose fan del leader brizzolato. Anzi, insiste con aneddoti bucolici: «Si rotola sul prato ed è capace di trasformarsi nell'animatore del parco...», nemmeno fosse a un comizio del grande centro, questo lo aggiungiamo noi.

La Caltagirone è talmente entusiasta del suo Pierferdy non solo perché le urne si avvicinano: da donna in carriera non potrebbe mai «vivere senza lavorare, quindi mi aiuta cambiando i pannolini e alzandosi di notte». E va bene, ma un difetto che sia uno l'uomo che corre da solo, ce l'ha? «Ma certo - risponde lei -, in cucina è veramente negato».

A proposito, la ricetta per sbancare i pronostici che lo vedono sistemato tra l'incudine il martello del bipolarismo sembra averla trovata, comunque. Metterci la faccia, e pure i figli stavolta, giurando che ne vale la pena. La politica è un teatro per soli adulti? Macché, i piccoli Caterina e Francesco, sul palcoscenico elettorale avevano già fatto la loro comparsa. Era il 13 aprile del 2008, si votava per rinnovare il Parlamento. A Roma, seggio di via Lovanio 13 al Parioli, al seguito dei genitori c'erano tutti e due. Allora i fotografi «costrinsero» Casini e signora a un ritratto di famiglia davanti ai manifesti.
Che volete, quest'anno ci sono dentro.





2 - LETTERA DI UMBERTO PIZZI A DAGOSPIA (17 - 4 - 2009)...
Caro Dago,
lo scorso gennaio in uno dei nostri cafonal, in occasione del matrimonio di Roberta di Marco, assistente di Pierferdinando Casini, ci siamo erroneamente dimenticati di coprire una foto, le altre le avevamo mascherate tutte, della figlia di Casini, Caterina, che si trovava in un gruppo di pagetti dietro gli sposi.

Anche volendo, nessuno avrebbe potuto identificare la piccola Margherita come la figlia dell'ex presidente della Camera. La mattina seguente e' arrivata subito una lettera di protesta di Azzurra Caltagirone, e la foto è stata subito mascherata. Dagospia e' certamente un sito di grande effetto in tutti i campi, ma per quanto riguarda i minori, si e' molto attenti nel proteggerli.

Non si può dire altrettanto nei riguardi di Pierferdinando Casini che ha tappezzato tutta Roma di lui sorridente con una bambina,
sua figlia Caterina, ben identificabile, per reclamizzare la sua campagna elettorale.
Questo non e' né etico né morale, anche se genitore, si dovrebbe sempre proteggere il minore da qualsiasi sfruttamento.
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa il Presidente Casini.
Umberto Pizzi

[22-04-2009]
www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/articolo-5449.htm

la sapete l'ultima? Vittorio Sgarbi sarà candidato alle europee... con l'UDC!

piperitapatty, 23/04/2009 16.31:

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Lo velovo postare anch'io questo cartellone che in questi gg. dilaga su tutte le strade italiane,
ma ero un po' perplesso sul fatto che tempo fa si disse
di non pubblicare foto che mostravano in bella evidenza minorenni...

Beh, certo, questo è un caso molto particolare