Round numero quattro: Turchia
4 maggio 2011
Ci siamo, dopo tre settimane di sosta, la F1 torna in Europa e questa volta, in modo insolito, teatro della prima gara nel vecchio continente non sarà Barcellona bensì Istanbul in Turchia. E’ chiaro che tutti si aspettano di vedere una gara bella ed intensa come quella cinese, che ha visto prevalere su tutti Lewis Hamilton, che intende ripetersi anche in questo prossimo weekend, forte del successo ottenuto l’anno scorso. La vittoria McLaren, fu doppietta, riuscì perché i due piloti della Red Bull, che stavano dominando, si autoeliminarono con un incidente tra Webber e Vettel (ma anche i due della McLaren battagliarono un bel po').
I leit motiv della corsa sono almeno tre: constatare se la Ferrari è viva e può tornare protagonista, se la McLaren è ancora l’unica squadra che può battere le Red Bull (ma deve migliorare in qualifica e a Woking stanno lavorando su questo aspetto), se la Red Bull rimane imprendibile in qualifica. Da verificare anche la Mercedes che a Shanghai ha dato segnali di ripresa.
Nel frattempo Bernie Ecclestone ha fatto intendere che potrebbe anche farsi da parte per vendere i diritti commerciali a Murdoch, il quale però si impossesserebbe anche dei diritti tv che rischierebbero di portare la F1 alla pay per view e non più in chiaro come adesso. Sarebbe un bel guaio essere costretti a pagare per vedere le gare di F1. Ma alla fine sarà difficile pensare ad Ecclestone lontano dalla gestione intera della F1.
Intanto però è scattata la polemica tra Ecclestone e la Fia per i motori quattro cilindri turbo da 1600 cc, che dovrebbero essere adottati dal 2013. Già Montezemolo si era mostrato critico a proposito e Ecclestone non è stato da meno secondo il patron della F1 le gare sarebbero penalizzate e i tifosi rischierebbero di allontanarsi da questo sport, che in alcuni paesi vive già di cadute di pubblico.
Dalla Ferrari ci si aspetta qualcosa di meglio, ma la scuderia di Maranello sembra aver perso le idee vincenti che fin qui hanno accompagnato la sua lunga carriera in F1. Nonostante sia la squadra che investe maggiormente, non riesce ad ottenere il meglio, forse necessita di tecnici ed ingegneri di maggior livello.
Il circuito è considerato molto tecnico, dove tra l’altro si gira in senso antiorario e ci sono dei punti davvero difficili da percorrere, come la curva 8, che ha sempre creato problematiche. Si tratta di un lungo curvone verso sinistra con ben quattro punti da affrontare uno di seguito all’altro ad alta velocità. Il tracciato è anche caratterizzato da molti saliscendi, tra cui troviamo la prima curva in pendenza verso sinistra che crea un effetto imbuto abbastanza pericoloso, come ad Interlagos in Brasile.
Le gomme, tanto per cambiare, saranno nuovamente determinanti, già la Pirelli prevede le tre soste. La pista turca è molto abrasiva e questo creerà maggiori problemi alle soft e hard, le mescole scelte dalla casa italiana in questo weekend.
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